LEON MORIN, PRETE
CINECLUB
115 min
Genere: Romance, Dramma
Lingua: Francese
Regia: Jean Pierre Melville
Con: Jean Paul Belmondo, Emmanuelle Riva, Irène Tunc, Marc Eyraud, Monique Hennessy, Nicole Mirel, Gisèle Grimm, Marco Behar, Moni...
Trama
“Penso che la religione sia utile se la si considera
come una base morale. La fede è qualcosa che mi
sfugge, dato che non riesco a immaginare che si
possa credere a qualcosa che non esiste” (Jean-Pierre
Melville). A partire da questa base razionalista,
Melville costruisce anche il tono dell’interpretazione
di Belmondo, l’asciutto rigore di un attore qui ammirevolmente
estraneo a se stesso. Il suo Léon Morin è
il prete di un piccolo paese nella Francia occupata,
dove la resistente Emmanuelle Riva, ebrea, comunista
e atea, trova conforto proprio nelle lunghe conversazioni
con lui. Sono un uomo e una donna, i sentimenti
si fanno strada, ma la strada che percorreranno sarà
dura, malinconica, melvilliana. (pcris)
come una base morale. La fede è qualcosa che mi
sfugge, dato che non riesco a immaginare che si
possa credere a qualcosa che non esiste” (Jean-Pierre
Melville). A partire da questa base razionalista,
Melville costruisce anche il tono dell’interpretazione
di Belmondo, l’asciutto rigore di un attore qui ammirevolmente
estraneo a se stesso. Il suo Léon Morin è
il prete di un piccolo paese nella Francia occupata,
dove la resistente Emmanuelle Riva, ebrea, comunista
e atea, trova conforto proprio nelle lunghe conversazioni
con lui. Sono un uomo e una donna, i sentimenti
si fanno strada, ma la strada che percorreranno sarà
dura, malinconica, melvilliana. (pcris)
Info
115 min
Genere: Romance, Dramma
Lingua: Francese
Regia: Jean Pierre Melville
Con: Jean Paul Belmondo, Emmanuelle Riva, Irène Tunc, Marc Eyraud, Monique Henness...
Trama
“Penso che la religione sia utile se la si considera
come una base morale. La fede è qualcosa che mi
sfugge, dato che non riesco a immaginare che si
possa credere a qualcosa che non esiste” (Jean-Pierre
Melville). A partire da questa base razionalista,
Melville costruisce anche il tono dell’interpretazione
di Belmondo, l’asciutto rigore di un attore qui ammirevolmente
estraneo a se stesso. Il suo Léon Morin è
il prete di un piccolo paese nella Francia occupata,
dove la resistente Emmanuelle Riva, ebrea, comunista
e atea, trova conforto proprio nelle lunghe conversazioni
con lui. Sono un uomo e una donna, i sentimenti
si fanno strada, ma la strada che percorreranno sarà
dura, malinconica, melvilliana. (pcris)
come una base morale. La fede è qualcosa che mi
sfugge, dato che non riesco a immaginare che si
possa credere a qualcosa che non esiste” (Jean-Pierre
Melville). A partire da questa base razionalista,
Melville costruisce anche il tono dell’interpretazione
di Belmondo, l’asciutto rigore di un attore qui ammirevolmente
estraneo a se stesso. Il suo Léon Morin è
il prete di un piccolo paese nella Francia occupata,
dove la resistente Emmanuelle Riva, ebrea, comunista
e atea, trova conforto proprio nelle lunghe conversazioni
con lui. Sono un uomo e una donna, i sentimenti
si fanno strada, ma la strada che percorreranno sarà
dura, malinconica, melvilliana. (pcris)
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