LA STANZA ACCANTO (THE ROOM NEXT DOOR)
Durata: 107 min

Genere: Dramma
Lingua: Italiano
Regia: Pedro Almodóvar
Con: Julianne Moore, Tilda Swinton, John Turturro, Alessandro Nivola, Juan Diego Botto, Raúl Arévalo, Victoria Luengo, Alex Høgh A...
Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia 2024, Leone d’Oro e Premio Brian.
“La morte è la protagonista di La stanza accanto. Sin dai primi dialoghi, infatti, una domanda - perché si muore? – sembra alimentare la storia. È un quesito tutt'altro che banale, perché guarda caso manca spiegazione scientifica condivisa a oggi (per la «morte naturale»). In ogni caso, questa domanda sottende un colpevole preciso, il corpo, quello di Swinton, scavato in volto, coperto da vestiti lunghi e senza forma, a tendaggio. L'obiettivo è accentuare l'a-specificità della morte e al contempo respingere il lessico militare che spesso accompagna la narrazione contro il tumore, in stile opposto, per esempio, a quello di Susan Sontag. Si tratta di una suggestione anti-capitalista, che caratterizza la morte come antagonista dell'iper-consumo, dell'iperproduzione, come nei testi di Byung-Chul Han. La morte d'altronde è il grande omissis della società in cui viviamo.”
Davide Spinelli, Ondacinema
“In quegli spazi che mutano, in quella scena che si asciuga, in quelle parole che dicono tutto senza mai pesare, Almodóvar trova il compimento di un vero capolavoro, una lezione di cinema, di regia, di messa in scena, di scrittura. La grande lezione di un maestro per nulla senile, ma capace come nessuno di parlare con umanità e magnificenza della vita e della morte dicendo tanto del mondo strambo in cui viviamo, di dignità e di diritti, di minacce e di speranza, di sofferenza e di bellezza, di amicizia e di condivisione, di responsabilità e di empatia, di rispetto e di autodeterminazione.”
Chiara Borroni, Cineforum

107 min
Genere: Dramma
Lingua: Italiano
Regia: Pedro Almodóvar
Con: Julianne Moore, Tilda Swinton, John Turturro, Alessandro Nivola, Juan Diego B...
Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia 2024, Leone d’Oro e Premio Brian.
“La morte è la protagonista di La stanza accanto. Sin dai primi dialoghi, infatti, una domanda - perché si muore? – sembra alimentare la storia. È un quesito tutt'altro che banale, perché guarda caso manca spiegazione scientifica condivisa a oggi (per la «morte naturale»). In ogni caso, questa domanda sottende un colpevole preciso, il corpo, quello di Swinton, scavato in volto, coperto da vestiti lunghi e senza forma, a tendaggio. L'obiettivo è accentuare l'a-specificità della morte e al contempo respingere il lessico militare che spesso accompagna la narrazione contro il tumore, in stile opposto, per esempio, a quello di Susan Sontag. Si tratta di una suggestione anti-capitalista, che caratterizza la morte come antagonista dell'iper-consumo, dell'iperproduzione, come nei testi di Byung-Chul Han. La morte d'altronde è il grande omissis della società in cui viviamo.”
Davide Spinelli, Ondacinema
“In quegli spazi che mutano, in quella scena che si asciuga, in quelle parole che dicono tutto senza mai pesare, Almodóvar trova il compimento di un vero capolavoro, una lezione di cinema, di regia, di messa in scena, di scrittura. La grande lezione di un maestro per nulla senile, ma capace come nessuno di parlare con umanità e magnificenza della vita e della morte dicendo tanto del mondo strambo in cui viviamo, di dignità e di diritti, di minacce e di speranza, di sofferenza e di bellezza, di amicizia e di condivisione, di responsabilità e di empatia, di rispetto e di autodeterminazione.”
Chiara Borroni, Cineforum